domenica

Paris en liberté al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Mostra di fotografie di Robert Doisneau :maschere di sala che si mettevano a commentare a voce alta cosa pensavano di chi guardava la mostra e da dove potevano vedere i movimenti di specifici visitatori.Inqualificabili. Allestimento:uno schifo. quasi impossibile orientarsi ,anche a volere seguire un linea ,spezzata,di temi.Le foto originali poche ,nessuna indicazione sul tipo di sviluppo,molte le fotografie ingrandite a cartello o in serie non originale del fotografo oltre quelle ,a quanto parrebbe,originali.Le foto non sono comunque, nonostante quella del bacio tra la gente abbia fatto epoca,granché.Sono al livello di foto di molti altri fotografi ,anche non noti contemporanei: però aveva conquistato le simpatie di Vogue ,quindi la cosa cambia.L'atmosfera che rievoca è informale e lieve ,persino nelle foto degli anni'40 ,durante la guerra :le foto che molti fotografi avrebbero scartato o fatto scartare per errori ,pettinature da rifare o tagli poco spiegabili ,sono esposte e con tanto di storielle. Ora aprirò una mia impresa di allestimento mostre,con l'impresa a costo un euro, e allestirò le mostre così e con materiali di questo tipo ,eventualmente mostrando copie di ciò che non viene prestato,la maggior parte. L'atmosfera di Doisneau sa dell'atteggiamento furbo che aveva avuto successo nell' evitare le accuratezze estreme di molta fotografia anni '40 e '50.Su quella successiva la differenza si nota meno ,ma suscita disappunto ugualmente,e si nota più delle realtà che mostra.Marianna Bonina

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