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venerdì

Iznik: scoperta una basilica di IV secolo sotto il lago.

 Io ho studiato archeologia dell'area mediorientale che si affaccia sul Mediterraneo, detta "Vicino Oriente", e sono stata proprio nella cittadina agricola di Iznik, con ancora i trattori che arrivano fino all'abitato con persone e prodotti agricoli, e gli uliveti con la raccolta manuale delle olive, ma non so quanto durerà. Molti appezzamenti sono in vendita e c'è il rischio della speculazione edilizia anche in quelle aree. Sono stata nella basilica dove si è tenuto il consiglio di Nicea , che è Iznik, oggi trasformata in moschea, con resti del coro e delle decorazioni dell'abisde. Sono stata sul lago, dove si allenavano dei giovani atleti nel canottaggio, ma non ho visto affiorare alcun resto archeologico!  E' vero c'è un relativo rispetto, e probabilmente lo stato da più risorse per l'archeologia rispetto ad altri paesi, come il nostro, ma per esempio c'era anche un teatro romano nella stessa città ,e il sito era chiuso, non c'erano indicazioni sugli oraridi apertura. E le persone che vivono accanto a questi resti archeologici non ne hanno così tanta consapevolezza. Lo sviluppo turistico rischia di distruggere il paesaggio, e non è detto che porti un cambiamento in positivo nelle condizioni di vita di molte persone, ancora legate a tradizioni antiche. Molte donne non lavorano fuori casa, alcune lavorano nell'agricoltura o nella ristorazione, ma spesso in aziende familiari, quindi non hanno una vera e propria indipendenza. Esiste il lavoro minorile, di bambini, in Turchia, ma a Iznik non ne ho visto, contrariamente a Istanbul.