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giovedì

Tabella incisa

Intervento 5

Referenza iconografica:mio lavoro scolastico:matita,collage

Per stabilire delle proporzioni tra le parti umane gli antichi egizi utilizzavano uno schema a reticolo di quadrati entro i quali inscrivevano le figure.

Si trattava di un disegno preparatorio alla scultura e successivamente alla pittura sulle pareti delle tombe delle persone più in vista. A volte erano linee sottilmente incise in base alle proporzioni e alla densità dello strato di materiale esterno del muro.

Le pitture e gli schemi di sistemazione nello spazio di ciò che veniva raffigurato sono stati ritrovati come ai tempi della stesura dei pigmenti a causa della chiusura dei luoghi di ritrovamento,strutture con la funzione di rendere statiche le ultime sequenze che si desideravano conservare.
Le proporzioni di ogni quadratino erano quanto quelle di una mano chiusa del pittore o dello scultore . Cerco documentazione a proposito di scultrici o pittrici.
Ogni gruppo di spazi quadrangolari distava da terra 21 spazi e precedentemente 18 spazi o quadratini.

Il colore aveva un ruolo preponderante quasi quanto le proporzioni geometriche e il delineare le figure con linee nere o scure.Idealmente riassumeva le cromie presenti in natura,in pratica erano usati soprattutto il giallo,anche con applicazioni di lamine di metallo ,l’oro,il blu ,il bianco e il nero.
L’effetto era volutamente ,o per estetica per l’estetica, di nettezza cromatica,spesso senza sfumature.

Referenza iconografica: L’arte italiana,Piero Adorno,ristampa 1994, La Nuova Italia