L'ultima proposta, dalla teoria dei giochi, è dell'economista che si occupa di econometria Daniel McFadden: la teoria dei giochi, senza dichiarare di utilizzarla e gli eletti (le elette) e le elettrici (gli elettori).
Gli eletti saranno pagati in più in base al benessere sociale che raggiungono e gli elettori potranno giudicare, in giurie, e con una retribuzione, se l'operato degli eletti corrisponde a quanto dovranno prefiggersi.
E' un insieme di teorie che quasi ironizzano sul "comunismo" ,e l'economista applica teorie di gestione aziendale alla gestione politica degli stati ,nella sua ipotesi.
Ma, domando io, è corretto unire denaro e risultati dellìoperato politco? E poi gli elettori, le commissioni, non saranno influenzate dai partiti che comunque decidono prima e fanno decidere anche agli elettori, probabilmente anche in gruppi per valutare i candidati eletti, in base a questioni poste dai partiti stessi?
Fotografie originali e testi originali di ECCETTO DOVE INDICATO ALTRIMENTI= Donna Carusa.Copyright(diritto d'autrice,con echi vetero femministi :e va' bè) di Eccettodoveindicatoaltrimenti.Copyright di Eccettodoveindicatoaltrimenti anche del titolo. ;)
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lunedì
Conclusione Festival dell'Economia di Trento
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