Fotografie originali e testi originali di ECCETTO DOVE INDICATO ALTRIMENTI= Donna Carusa.Copyright(diritto d'autrice,con echi vetero femministi :e va' bè) di Eccettodoveindicatoaltrimenti.Copyright di Eccettodoveindicatoaltrimenti anche del titolo. ;)
giovedì
Cosa chiedere al Ministero della Salute sul parto e la contraccezione
Il
Ministero della Salute deve indagare come vengono trattate le donne che
vanno a partorire negli ospedali: se possono rifiutare le visite
ostetriche e ginecologiche, se riescono ad ottenere farmaci per lenire
il dolore e l'epidurale senza visita ginecologica ma con solo la visita
dell'anestesista, se vengono costrette a partorire sdraiate, se
costrette a subire l'episiotomia, se costrette al monitoraggio fisso
mentre sono preda delle doglie, se possono avere testimoni per tutta la
durata del parto e durante le eventuali visite mediche e cure post
parto. Inoltre, come per tutto il Paese, dovrebbe essere
offertal'assistenza gratuita ventiquattrore su ventiquattro per il parto
a domicilio. Nessun obbligo per le donne di accettare esami e visite
durante la gravidanza, e come già scritto, il parto. Camere per il parto
e la degenza singole, in cui le donne sono libere di rifiutare ciò che
propongono i medici senza che le altre abbiano niente da ridire.
Inoltre, il Ministero deve autorizzare l'immissione in commercio delle
pillole contraccettive senza ricetta, la pillola abortiva possibilmente
senza ricetta e in vendita nelle farmacie a costi contenuti o ,almeno,
l'aborto farmacologico senz'obbligo di ricovero (e, ufficialmente, nè di
visite ginecologiche nè di ecografie transvaginali). La libertà per le
donne di lasciare gli ospedali prima del secondamento, portandosi dietro
e dentro placenta e neonato, se desiderano. Abolire le quattro ore di
osservazione dopo il parto e l'obbligo di autorizzazione delle
dimissioni da parte del ginecologo/ginecologa che dirige il reparto.
Libertà di rifiutare visite mediche come si possono rifiutare medicine o
esami. No alle flebo inserite al ricovero per il parto, no all'obbligo
di permanenza nel letto, no al parto in sala parto ma nella stessa
stanza del travaglio. No alla presenza di personale se la partoriente
non vuole. Sì al rilascio del certificato di assistenza al parto senza
nessuna visita medica per la donna se non vuole. Sì alla possibilità
ufficiale di registrare i neonati all'anagrafe senza certificato di
assistenza al parto.
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