martedì

L'abbigliamento e la consapevolezza

Finalmente dopo lunga ricerca nel pensiero ,trovo per caso ,poggiato in orizzontale sulle pagine e sul lato lungo e stretto opposto al dorso "Sette anni di desiderio", sfuggito alla censura nonostante una smorfia di disappunto alla presenza del desiderio evocato persino da un saggio, Umberto Eco.Che rivela l'attrazione dell'oggetto -abito .Quasi una filosofia del design di un capo basic ,secondo le riviste di moda prêt-à-porter.
Una raccolta di articoli per periodici e quotidiani tra gli anni '70 e l'inizio degli anni '80.
Marianna Bonina

'IL PENSIERO LOMBARE .[...]Ho portato blue-jeans sin da quando se ne portavano pochissimi e comunque solo in vacanza.Li trovavo e li trovo molto comodi specie in viaggio perché non ci sono problemi di piega,strappi,macchie.Oggi si portano anche per bellezza ,ma sono prima di tutto molto utili .Solo che da parecchi anni avevo dovuto rinunciare a questo piacere ,perché ero ingrassato .E' vero che a cercar bene si trova la misura extra large (da Macy's a New York trovate blue jeans anche per Oliver Hardy) ma sono ,oltre che di vita ,di gamba larga ,si può anche portarli ma non è un bel vedere.
Recentemente,riducendo gli alcolici,ho perso quel numero di chili sufficiente per riprovare un blue-jean quasi normale.Ho passato il calvario descritto da [Luca] Goldoni,con la ragazza del negozio che diceva "stringa ,vedrà che poi si adattano" e sono partito ,senza dover tirare indietro la pancia (non scendo a compromessi del genere).Tuttavia assaporavo dopo lungo tempo un pantalone che,anziché serrarsi alla vita,si appoggiava alle anche ,dato che è proprio del blue-jean far pressione sulla regione lombo-sacrale e sostenersi non per sospensione ma per aderenza.
La sensazione era ,a distanza di tempo ,nuova.Non facevano male,ma facevano sentire la loro presenza.Per elastica che fosse,avvertivo intorno alla seconda metà del mio corpo una armatura.
Non potevo ,volendo,volgere o dimenare il ventre dentro i pantaloni,ma dovevo semmai volgerlo o dimenarlo insieme ai pantaloni .Il che suddivide per così dire il proprio corpo in due zone indipendenti,una affrancata dagli abiti ,sopra la cintola,e l'altra che si identifica organicamente con l'abito ,immediatamente da sotto la cintola sino ai malleoli.Ho scoperto che i miei movimenti,il modo di camminare,di voltarmi,di sedermi,di affrettare il passo ,erano diversi.Non più difficili, o più facili,ma sicuramente diversi.
Di conseguenza io vivevo sapendo di avere i jeans ,mentre di solito si vive dimenticando di avere mutande o pantaloni.Io vivevo per i miei blue-jeans,e di conseguenza adottavo il portamento esteriore di uno che porta i jeans.In ogni caso adottavo un contegno.E' curioso che l'indumento per tradizione più informale e antietichettale sia quello che più impone un'etichetta.Di solito sono sguaiato,mi seggo come viene,mi abbandono dove mi piace senza pretese di eleganza;i blue-jeans mi controllavano questi gesti ,mi facevano più educato e maturo.Ne ho ragionato a lungo,specie con consulenti del sesso opposto.Dalle quali ho appreso ciò che per altro avevo già sospettato,che per le donne esperienze del genere sono consuete perché tutti i loro indumenti sono sempre stati concepiti per conferire un portamento:tacchi alti,guêpières,reggiseni a stecca,reggicalze,magliette strette strette.
Ho pensato allora quanto nella storia della civiltà l'abito come armatura abbia influito sul contegno e di conseguenza sulla moralità esteriore. Il borghese vittoriano era rigido e compassato a causa dei colletti duri,il gentiluomo ottocentesco era determinato nel suo rigore da redingotes attillate ,stivaletti,cilindri che non permettevano bruschi movimenti della testa.[...]
Un indumento che comprime i testicoli fa pensare in modo diverso;le donne durante i loro periodi mestruali,i sofferenti di orchite,emorroidi,uretriti,prostatiti e simili sanno quanto le compressioni o le interferenze alla zona ileo sacrale incidano sull'umore e sull'agilità mentale.' Umberto Eco ,Il pensiero lombare,Corriere della sera ,12 agosto 1976 ,in Sette anni di desiderio,3^ed.tascabili 2004,Milano

domenica

Copiavano?

Ascoltavo Così fan tutte di Mozart e ho sentito che le armonie erano molto rossiniane ,come se Rossini ,soprattutto nel Barbiere di Siviglia si fosse ispirato alla vivacità di mozart in quell'opera .E ho avuto la stessa impressione quando Figaro ,nel Barbiere ,elenca tutti quelli che lo vogliono con una somiglianza impressionante con il "catalogo" delle conquiste sessuali,e forse sentimentali , del Don Giovanni di Mozart ,a sua volta ispirato dalle avventure del Casanova ,tradotte in italiano dal francese,mentre Mozart aveva il librettista che nello stesso periodo componeva le sue rime musicali in italiano ...Marianna Bonina

Lettura :spazi per leggere

http://www.openingthebook.com/library-design/planning/customer-flow/default.aspx Progettare uno spazio dedicato ad una delle attività apparentemente meno produttive (e attive) :leggere ! (In realtà il cervello elabora ,e anche il corpo,perché reagisce agli stimoli di quello che acquisisce il cervello mentre legge ,con brividi,sorrisi,movimenti ,anche immaginati. Una cosa che mi ha fatto impressione sui movimenti è che le persone che perdono la capacità di deambulare dimenticano i movimenti,c'era un articolo in inglese su un centro dove tramite delle rappresentazioni teatrali delle persone cercavano di fare ricordare i movimenti necessari a camminare a chi era in quelle condizioni ,come una fisioterapia ma credendo di più nella sua efficacia...).Marianna Bonina

Biblioteca virtuale: Gallica (Biblioteca nazionale di Francia)

So che sfogliare i libri in edizioni antiche dà tutt'altra sensazione tattile ,un po' come la pesatura dei tasti di un pianoforte e di una "pianola" cioè tastiera elettrica (tastiera che nel pianoforte è contenuta ,maschile che ha anche del femminile perché se no non è umano) ...però è comunque un modo per potere vedere un'edizione di editori scomparsi (tre editori che avevano anche una libreria e probabilmente una tipografi per stampare i libri che decidevano di pubblicare ). Marianna Bonina

Fischio come richiamo a cui la donna deve rispondere (come un cane)

Con un fischio insistente pensano di avere preso quelle che gli altri chissà perché non sono stati così astuti da acchiappare .E le donne devono dire di sì.Dopo semmai gli uomini si presentano direttamente ai proprietari,le famiglie ,e si mettono d'accordo che quella donna è impegnata con l'uomo che ha fatto l'accordo.La donna se effettivamente è d'accordo,se si sente impegnata ,per quali gesti,per avere condiviso quale intimità,anche un diverbio,e che significato,che importanza dà a quell'atteggiamento di "confidenza" nel senso di "intimità",non ha importanza.Dal momento dell'accordo,del coinvolgimento della famiglia, voluto o non voluto dalla donna, in poi, la donna deve chiedere il permesso per uscire anche a l'uomo con cui è "impegnata" come un oggetto "impegnato" ,dato in pegno a qualcuno in attesa che con un qualcosa in cambio ,una volta oggetti o altro detti esplicitamente "dote",sia "disimpegnata" ma non nel senso di "libera" da relazioni ma con contratto "liberamente" firmato ,di proprietà del marito.Che è stato così abile da prendersela.Con un fischio. Marianna Bonina

Libertà nel vivere i sentimenti ,cioè le relazioni ? Ma di che cosa state parlando ?! Scherzate ?

Primavera 2011. A proposito del matrimonio tra William Windsor e Kate Middleton.

Vi rendete conto che in un'epoca in cui il matrimonio è ,o dovrebbe essere ,solo una delle possibili scelte per stare con una persona ,per quanto tempo si desidera ,poiché dall'Illuminismo in poi dovrebbe essere stato accettato che non è il Fato che decide delle persone e della loro libertà, dall'anglicana Gran Bretegna ,con a capo ,se non erro, della già nominata Chiesa Anglicana, la Regina Elisabetta Windsor , propinano all'Italia un matrimonio,e con tanto di velo sulla testa della sposa? Marianna Bonina

sabato

FAMIGLIA E GARANZIA,O VERSIONE, RICHIESTA di Marianna Bonina .A volte penso che la struttura familiare così come la danno per scontata molte persone ancora ,anche perché non riescono ad immaginarla senza di loro nelle loro famiglie ,vedi per esempio certi uomini che considerano inverosimile una famiglia senza padre-marito a cui chiedere il permesso per tutto o certe donne che considerano indispensabile il loro ruolo standard di madri-mogli a cui chiedere il permesso anche per strapparsi un pelo e che devono rendere conto di tutto e non decidere niente da mogli ,sia solamente un modo per fare cadere nella rete più persone in una volta:perché convinto quello che ancora molti considerano corrispondere al capofamiglia (anche se ormai è un ruolo collegato a chi ha il maggiore peso economico in una comunione di beni o in una dichiarazione dei redditi comune per tutti i membri aggregati a un nucleo e può essere sia uomo che donna) allora nessuno deve replicare e così tutti sbagliano.Se non c'è una coppia a creare o fare da riferimento alla famiglia allora ,e non sempre,perché come premesso a varia gente sembra una negazione della loro stessa esistenza o presenza nella cosiddetta famiglia,la donna ha la libertà,con perenni interferenze e pressioni verificate o da verificare,come spade di Damocle,di fare sbagliare tutti,perché le persone cercheranno la donna,per fornire versioni dei fatti ,opinioni,rendere conto, per fare cadere il resto della famiglia nelle trappole dei furbi. Marianna Bonina